“A VOI E ALLA GIOVINEZZA TRASCORSA IN MEZZO A VOI”
Da dove nasce l’esigenza di “fare memoria”? Si fa memoria di qualcosa che non c’è più per rinnovarne il ricordo, nel bene o nel male. Si fa memoria di una persona, di un evento, di un tempo passato, di un luogo. E’ importante avere chiaro il perché: affetto come memoria di un amore forte, vissuto e mai spento. Emozione: in risposta ad una nascita, una separazione, un’unione, una morte, un’alba o un tramonto. Ricordo storico o per qualcuno, nostalgia: della giovinezza, di un lavoro interessante, della scuola, di un luogo, di un incontro, di un’arrampicata o di un viaggio in barca o più semplicemente per uno sguardo intenso sul creato.
ATLAVIR = RIVALTA 1973… 2003...
“IL PASSATO CI PUO’ SERVIRE DA GUIDA, MA NON LO SI RIPETE”
Trent’anni di Atlavir a Rivalta e la voglia condivisa da chi c’è e da chi c’era di fare memoria, per conoscere dagli uni, per ricordare dagli altri un evento vissuto e vivente che in fondo non è comunicabile, difficile da condividere, quanto può essere arduo condividere una passione che coinvolge il tutto dell’uno e spesso il niente dell’altro. Eppure questa passione ha unito molti seppur con espressioni diverse e per questo il fare memoria ci azzecca, ci entra dentro, ha un senso.
... 1973
Due preti innamorati della loro comunità alla ricerca di uno sbocco a tanta passione. Cristo al centro, presenza essenziale seppur assolutamente invisibile. Primo obiettivo: la libertà. Divenire liberi: la meta; sentirsi liberi: categorico per i nostri preti (apertura a tutti, nessuna connotazione confessionale, anche se i fondi e le strutture erano della Parrocchia). Un gruppo di uomini di buona volontà pronti a condividere tutto ciò, e soprattutto la disponibilità a cambiare, a mettersi in gioco, a donare la ricchezza e la fatica delle esperienze precedenti per convogliarle in qualcosa di imprevedibile, dinamico, in continua evoluzione, a buttare energie in qualcosa che avrebbe potuto finire domani o continuare per anni…
… E fu lo sport come servizio...
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