SVEGLIA RAGAZZI!!! Incredibile, a soli sette giorni dalla bellissima e intensa partita vinta a casa della capolista Kolbe, ieri sera i nostri ragazzi si sono arresi contro un modesto BRABASKET, giocando, anzi, camminando per quaranta minuti con poca voglia, poche idee e tanti sbagli. SVEGLIA RAGAZZI, il cammino è ancora lungo, ma sicuramente l'approccio di ieri è sbagliato. Non aggrappiamoci all'assenza, importante, del nostro play "PACO DEMICHELIS" negli Stati Uniti per lavoro, ci mancherà ancora per altre cinque partite, tiriamoci su la maniche, diamo qualcosa in più, mettiamo in campo più grinta, più cuore, più voglia. Già da Domenica a Savigliano facciamo vedere che quel posto in classifica è meritato e poi ricordiamo a tutti che a Rivalta non si passa. FORZA RAGAZZI!_Giorgio Didero
domenica 20 gennaio 2008
domenica 16 dicembre 2007
16.12.07 Che Bello...!!!!
CHE BELLO!!! ...e sì, doveva essere una bella domenica di festa e così è stata. Avevamo programmato la "Festa del Natale ATLAVIR" facendo coincidere la data con l'ultimo impegno casalingo della nostra prima squadra con l'intento di fare una bella cornice di pubblico alla partita contro il K2 TORINO, ..alla faccia della cornice!! Almeno 300 persone che gremivano le tribune incitando con calore e battimani i nostri leoni in una battaglia senza esclusione di colpi. L'inizio era tutto per loro fin quando due schiacciatoni degli ospiti sortivano un effetto di brusco risveglio nei nostri; da lì in poi un crescendo di tutti, compreso il "baby Soncin" classe '91 autore di un tap-in e di buoni minuti, che finiva in una vittoria sonante che faceva dimenticare il brutto scivolone della settimana scorsa in terra braidese. E poi tutti a fare festa nei locali del Centro Religioso del Sangone (a proposito un grazie alle Suore per averci concesso l'uso) genitori, giocatori, allenatori, dirigenti a gustare le tante prelibatezze preparate dalle squadre.
Permettetemi di ringraziare tutte le persone che hanno dato una mano alla riuscita di questa bella Festa, e vi giunga un augurio di Buone Feste a tutti voi. _Giorgio Didero
domenica 2 dicembre 2007
ATLAVIR - CARMAGNOLA - 2.12.07
02.12.2007
Non voglio addentrarmi in un commento tecnico, ci sarà sicuramente chi lo farà, ma ringraziare il folto pubblico accorso ieri sera al Palasangone. Se per qualcuno era la prima volta di quest'anno...beh direi che non ha sbagliato, la bella partita giocata da entrambe le squadre ha reso gradita la presenza sugli spalti. Si giocava contro la prima in classifica, una squadra giovane arrembante con un fuoriclasse (il n. 10) che di nome fà Flavio e di cognome Paglieri, giocatore che ha militato in campionati prestigiosi (B -C1 - C2). Da parte nostra la voglia di dimostrare la costante crescita di squadra, non a caso la forza dei nostri ragazzi è il sapersi alternare in campo dando fiato ai giocatori stanchi senza perdere qualità. Il basket di oggi, i regolamenti imposti, fanno si che una squadra non può più essere solamente costruita su due o tre elementi importanti ma su tutti i dieci giocatori. Ieri seri si son visti tutti, e si è sentito anche il calore del pubblico, e quando il nostro "gigante buono" Marco Marcia ha fiondato quel tiro da oltre 8 metri, ho rivissuto emozioni ormai sopite da tempo..anzi dai tempi della C2...Che sia di buon auspicio!
Giorgio Didero
giovedì 25 dicembre 2003
SOGNO DI UN RAGAZZO
Mostrami un ragazzo
che non sogna mai
ed io ti mostrerò
un uomo senza ambizioni.
Mostrami un ragazzo
che sogna ciò che vuol diventare,
ma senza una feroce grinta,
ed io ti mostrerò un uomo,
che avrà un modesto successo.
Mostrami un giovane che
con i sogni di un campione
abbia il coraggio di non mollare
ed io ti mostrerò un carattere vincente.
Senza un sogno non c’è inizio.
Ma per l’uomo che sogna e
che conosce la formula
della vera grandezza
e guida la propria vita con essa,
anche senza grandi doti,
v’è la certezza di raggiungere
obiettivi alti, più che se avesse mirato in basso.
E per chi è anche riccamente
dotato di natura
nessuno può dire
dove e quando si fermerà.
(da: “The Winnings Edge” by Stu Aberdeen)
che non sogna mai
ed io ti mostrerò
un uomo senza ambizioni.
Mostrami un ragazzo
che sogna ciò che vuol diventare,
ma senza una feroce grinta,
ed io ti mostrerò un uomo,
che avrà un modesto successo.
Mostrami un giovane che
con i sogni di un campione
abbia il coraggio di non mollare
ed io ti mostrerò un carattere vincente.
Senza un sogno non c’è inizio.
Ma per l’uomo che sogna e
che conosce la formula
della vera grandezza
e guida la propria vita con essa,
anche senza grandi doti,
v’è la certezza di raggiungere
obiettivi alti, più che se avesse mirato in basso.
E per chi è anche riccamente
dotato di natura
nessuno può dire
dove e quando si fermerà.
(da: “The Winnings Edge” by Stu Aberdeen)
mercoledì 10 dicembre 2003
Trent’anni di storia...
di Giorgio Didero – Presidente Atlavir
…… e Trenta!!!!!
Sono orgoglioso come Presidente in carica di tagliare questo meraviglioso traguardo. Trent’anni di vita di una Società, nata dal niente, cresciuta tra tante difficoltà, ma oggi come ieri sorretta da una grande forza: l’ENTUSIASMO.
Ho avuto la fortuna di crescere con l’Atlavir, in un ambiente sano, di fare tante amicizie, di imparare a giocare a basket, a ping-pong, di fare gare di atletica, di diventare allenatore, dirigente e infine di condurre il timone di questa meravigliosa Società.
VOLONTA’, SACRIFICIO, PAZIENZA, LAVORO e tanto, tanto ENTUSIASMO: questi gli ingredienti di un successo che dura da trent’anni e speriamo prosegua ancora con il tempo.
In questi meravigliosi anni tante persone si sono alternate, dedicando il loro tempo e la loro passione, hanno gioito, tifato, urlato, criticato, pianto, ma si sono sempre adoperate affinché la Società continuasse a crescere. A loro va un ringraziamento sentito, come un grande ricordo va a quelle persone che non ci sono più, ma che rimarranno indelebili nei nostri cuori. Preparando questo momento di festa, raccogliendo materiale vario (fotografie, filmati, documenti, manifesti etc.) ci siamo accorti di quanto l’Atlavir sia stata una grande famiglia, dove bastava una semplice corsa nei prati per attirare tanta gente e far diventare un semplice evento sportivo un momento di gioia e d’incontro.
Oggi la nostra Società si colloca fra le prime in Piemonte: abbiamo un fiorente settore giovanile, una prima squadra, ormai consolidata in un campionato impegnativo quale la C2, stiamo curando il settore femminile, ad oggi impegnato con una sola squadra e ci stiamo impegnando nell’atletica, per farla ritornare grande come agli inizi.
Auspichiamo nuove strutture perché quelle esistenti non riescono più a esaudire le nostre richieste di utilizzo; continueremo ad offrire il supporto sportivo a tutte le iniziative proposte dalla nostra Amministrazione Comunale, lasceremo come sempre le porte aperte a chi vorrà aiutarci a continuare il nostro, speriamo lungo, cammino.
Buon Compleanno ATLAVIR
martedì 2 dicembre 2003
Il passato glorioso…
...Fili e frammenti… di piccoli-grandi “eroi” sportivi
Nel corso di questi trent'anni la nostra società ha fatto conoscere, attraverso i propri atleti, il nome Atlavir in giro per l'Italia. Ci sembra doveroso annotare i nomi di questi atleti. Nel campo dell'atletica da segnalare è Andrea Bariosco e Franco Gambino che nell'anno... (si è perso nella memoria) hanno partecipato ai Campionati Italiani di atletica a Roma - Tor di Quinto. Grande la soddisfazione per la società che, sull'entusiasmo organizzò addirittura una trasferta aerea, per seguire un evento veramente eccezionale. Per rimanere sempre nel campo dell'Atletica, non si possono dimenticare le trasferte di Rimini e Caorle, ove gli splendidi atleti Roberto Zanetti e Gianpiero Nasi hanno fatto risplendere il nome della società nei primi posti delle graduatorie nazionali.
Come non ricordare il nono posto assoluto categoria allieve, nei campionati di Firenze con il quartetto delle insuperabili: Susy Limana, Fabiana Alberti, Cristina Brunelli e Sandra Massano. Nel campo del basket diversi atleti hanno portato il nome Atlavir in giro per il Piemonte.
Roberto Verlato: il primo ad approdare alla Polisportiva Rivoli con una discreta esperienza sfociata successivamente con la partecipazione in serie D tramite il Grugliasco, allenato a quel tempo da un 'nostro' allenatore Giancarlo Ropolo, tutt'ora impegnato sia come coach che come dirigente.
Il secondo atleta ad emigrare fu Ercole Fulvio detto 'Furiu', che girando varie società piemontesi (San Paolo, Collegno, Fossano) si è distinto in campionati di serie D - C2 - C1, per quel grande cuore e quella grinta formatasi all'Atlavir. Stefano Barale che, dopo aver militato nelle società Piemontesi San Paolo Torino, Europa, Galvagno, Pinerolo, Fossano, Dogliani, è tutt'ora in attività in C2, nel Fossano, squadra del nostro stesso campionato.
Sicuramente il più “talentuoso” e oggi punto di forza dell'Atlavir, Paolo Milani, approdato giovanissimo all'Auxilium Torino, in tutti i campionati giovanili, due finali disputate nel campionato Italiano Juniores, la partecipazione al campionato Nazionale di B2, l'esperienza di Dogliani in C1 con l'amico Stefano Barale, il ritorno a Rivalta in serie D, la vittoria del Campionato con la promozione in C2 è oggi, più che mai, il numero “ONE” come simpaticamente chiamato dai compagni di squadra.
In campo femminile, una grande promessa: Paola Montanaro, da un anno approdata alla Noicom Pallacanestro Torino, squadra al vertice del basket femminile torinese, inserita nel team "AZZURRINE", un futuro sicuramente molto promettente e felice. Certamente non possiamo dimenticare chi, per grande attaccamento ai colori sociali dell'Atlavir, non è mai andato via, anche se richiesto da altre squadre: Marco Chiotti, un mito, una bandiera, ma soprattutto un esempio di serietà e impegno, mai domo, alla soglia degli... anta continua imperterrito a fare canestro con i “cugini” della Promozione. Giusto anche citare gli allenatori che sono cresciuti nell'Atlavir e che hanno voluto mettere alla prova le loro doti in altre società:
- Ropolo Giancarlo, come già detto, primo allenatore dell'Atlavir ad emigrare nel Grugliasco in serie D (C2 attuale);
- Lussiana Riccardo, un esperienza a Collegno come settore giovanile e come vice in C1 al fianco di Teo Mitton, gloria della mitica Auxilium di serie A;
- Giorgio Didero, dopo aver allenato per molti anni la prima squadra dell'Atlavir, approdò in C2 al CUS Torino, l'anno successivo al Pinerolo dell'ex presidente Goveani dove visse, come vice allenatore, il Campionato di serie C2 e rimase per altri due anni in C1.
- Remo Turello, primi anni all'Atlavir nel settore giovanile (primo allenatore di Paolo Milani), poi esperienza alla Ginnastica ed infine ad Orbassano.
- Valter Chiotti, tra Rivalta ed Orbassano le sue principali esperienze. Attualmente responsabile del settore giovanile dell'Atlavir, figura e pietra miliare!
I volti, i nomi sono molti, e fugacemente si ricordano: Ugo Marengo, Sergio Piovano, Simona Bullano e per ultimo ma non l'ultimo, il disponibile e volenteroso e 'quasi' insostituibile: Gianni Brigatti che tanto ha fatto e operato per il settore Atletica.
sabato 15 dicembre 1973
COMUNICATO AI RIVALTESI...
Rivalta 15/12/1973
E per Rivaltesi intendiamo tutti, dal più giovane al più vecchio, a tutti coloro ai quali fa piacere sentire parlare delle cose nuove di Rivalta. Senz’altro non è una cosa di tutti i giorni dire che finalmente nel nostro Comune è nata una Polisportiva voluta e formata dai giovani del paese, con sede tra le mura dell’oratorio parrocchiale con denominazione sociale Polisportiva Atlavir.
Cosa voglia dire non siete Voi i primi a chiedervelo… E’ nato come Rivalta scritto al contrario, nasconde un altro significato derivante dal latino: Atlas = atlante, mondo + Vir = uomo, personaggio, personaggio del mondo, dunque, uomo di società, Uomo con la U maiuscola.
Su questo alto significato sociale i fondatori dell’Atlavir hanno posto le loro strutture d’organizzazione dello sport affinché esso sia inteso come la pratica dell’attività fisica fatta per divertimento, piacere, ricreazione, miglioramento e benessere.
La polisportiva Atlavir si propone di condurre un’attività che apra le porte a tutti escogitando forme di competizione che prevedono una folta partecipazione anziché la selezione della qualità. Sport di massa, dunque, per dare vita a forme tradizionali di cultura e crearne delle nuove tenendo conto della struttura e dello spirito della comunità.
Attraverso lo sport, il vostro ragazzo o ragazza, cari genitori, svilupperà il senso di responsabilità, la capacità di collaborazione, l’auto sacrificio, la ricerca della perfezione, imparerà ad obbedire allo spirito ed al contenuto delle norme di vita con piena lealtà, saprà rispettare il suo avversario e conservare la propria calma e dignità in ogni circostanza.
… Per il momento, con le strutture tutt’ora vigenti, (campo di pallacanestro e pallavolo all’aperto, palestra, prato del vecchio campo di calcio) l’Atlavir istituisce a partire dal 1° gennaio 1974 il seguente programma sportivo:
Corsi di ginnastica formativa per fanciulli di ambo i sessi dai 6 ai 7 anni. Corsi introduttivi di formazione per minivolley e minibasket per fanciulli di ambo i sessi dai 7-8-9-10 anni.
Competizioni sportive di: Sci, Atletica leggera, Pallacanestro, Pallavolo, Ping-pong, Bocce, Rugby.
…per tali attività non sono previste tasse di iscrizione, le uniche spese a carico delle famiglie saranno: la visita medica ed una normale divisa da ginnastica (maglietta, calzoncini, scarpe).
… Il Consiglio direttivo augura ai Rivaltesi Buon Natale e Prospero anno nuovo
giovedì 13 dicembre 1973
1973-2003 - La storia… attraverso “frammenti di memoria”
“A VOI E ALLA GIOVINEZZA TRASCORSA IN MEZZO A VOI”
Da dove nasce l’esigenza di “fare memoria”? Si fa memoria di qualcosa che non c’è più per rinnovarne il ricordo, nel bene o nel male. Si fa memoria di una persona, di un evento, di un tempo passato, di un luogo. E’ importante avere chiaro il perché: affetto come memoria di un amore forte, vissuto e mai spento. Emozione: in risposta ad una nascita, una separazione, un’unione, una morte, un’alba o un tramonto. Ricordo storico o per qualcuno, nostalgia: della giovinezza, di un lavoro interessante, della scuola, di un luogo, di un incontro, di un’arrampicata o di un viaggio in barca o più semplicemente per uno sguardo intenso sul creato.
ATLAVIR = RIVALTA 1973… 2003...
“IL PASSATO CI PUO’ SERVIRE DA GUIDA, MA NON LO SI RIPETE”
Trent’anni di Atlavir a Rivalta e la voglia condivisa da chi c’è e da chi c’era di fare memoria, per conoscere dagli uni, per ricordare dagli altri un evento vissuto e vivente che in fondo non è comunicabile, difficile da condividere, quanto può essere arduo condividere una passione che coinvolge il tutto dell’uno e spesso il niente dell’altro. Eppure questa passione ha unito molti seppur con espressioni diverse e per questo il fare memoria ci azzecca, ci entra dentro, ha un senso.
... 1973
Due preti innamorati della loro comunità alla ricerca di uno sbocco a tanta passione. Cristo al centro, presenza essenziale seppur assolutamente invisibile. Primo obiettivo: la libertà. Divenire liberi: la meta; sentirsi liberi: categorico per i nostri preti (apertura a tutti, nessuna connotazione confessionale, anche se i fondi e le strutture erano della Parrocchia). Un gruppo di uomini di buona volontà pronti a condividere tutto ciò, e soprattutto la disponibilità a cambiare, a mettersi in gioco, a donare la ricchezza e la fatica delle esperienze precedenti per convogliarle in qualcosa di imprevedibile, dinamico, in continua evoluzione, a buttare energie in qualcosa che avrebbe potuto finire domani o continuare per anni…
… E fu lo sport come servizio...
lunedì 10 dicembre 1973
Una sfilata di volti
di Sandra Chironna
A distanza di tanti anni, la prima cosa che mi viene in mente sono i volti di tutti i bambini, ragazzi e genitori che sono entrati nell’ufficio di P.zza Camosso. L’iscrizione in segreteria era il primo passo. Il semplice fatto che tutti venivano accettati senza riserve e, anche se non particolarmente dotati, inseriti in una delle attività dell’Atlavir, faceva sì che ogni ragazzino si sentisse quasi un atleta. La felice intuizione di alimentare la fiducia in se stessi ha contribuito al successo, tanto che negli anni settanta i ragazzi iscritti erano circa quattrocento. Considerando che all’epoca gli abitanti di Rivalta erano poco più di novemila (comprese le frazioni di Pasta e Tetti Francesi), attorno all’Atlavir ruotava quasi tutta una generazione, dall’asilo alle superiori. E qui nasceva la prima difficoltà: trovare lo spazio per tutti, con l’unica palestra a disposizione (la “don Milani”), la relativa pulizia che vedeva impegnati, scopa in mano, dirigenti, allenatori e qualche genitore di buona volontà. Poi occorreva organizzare i tempi, trovare persone disponibili ad allenare e seguire le attività in palestra o i rapporti con il Comune, la Scuola, le varie Federazioni. Ricordo con una certa tenerezza le prime gare campestri, i primi tornei di basket dei nostri ragazzi, ammucchiati per il trasporto nelle auto di qualche genitore. Ricordi piacevoli di serate tirate in lungo per organizzare la prima Festa dello Sport, le Mostre mineralogiche, le gite del gruppo escursionistico, il primo “Carlevè dij cit”, il primo “Banco di beneficenza” per autofinanziarci, con la partecipazione di tutti, giovani e meno giovani. Erano coinvolte famiglie che trasmettevano il senso di una Comunità proiettata alla costruzione del futuro dei più giovani. Per questo le energie e il tempo dedicati all’Atlavir e ai ragazzi hanno già ricevuto la loro ricompensa.
Come è nata l'Atlavir...
di Gino Gallo
Sono ormai diverse volte che mi viene chiesto di scrivere o raccontare come è nata l'Atlavir e come ho vissuto io l'esperienza in questa società. Da quel mese di settembre 1973, sono passati trenta anni e certi ricordi si fanno sempre più sfumati, ma alcuni fatti importanti accaduti allora sono chiari nella mia memoria. Rivalta era a quel tempo un paese in forte espansione ed era evidente la necessità e la voglia di tante ragazze e ragazzi di fare attività sportiva. L'unica società esistente allora era l'A.C. Rivalta che praticava calcio e che ovviamente non poteva soddisfare le tante richieste, anche femminili.
Da pochi mesi era giunto a Rivalta come viceparroco un giovane sacerdote, don Bartolo Perlo, che attento alle problematiche giovanili colse subito questa esigenza e si mise all'opera per vedere di creare delle opportunità. Il suo lavoro venne sostenuto fortemente dall'allora parroco don Luigi Caccia.
Don Bartolo contattò diverse persone che avevano praticato sport agonistico proponendo loro di fare gli allenatori, e altre più portate per la parte organizzativa e dirigenziale. Furono così coinvolte inizialmente una decina di persone… era difficile dire di no a don Bartolo, lui sapeva dare entusiasmo, voglia di fare e la giusta dose di responsabilità. I componenti di questo gruppo ebbero modo di conoscersi, confrontarsi, amalgamare le loro esperienze passate e creare tra loro un rapporto di stima e amicizia. Era così nato il gruppo dirigente e il primo nucleo di allenatori. L'obiettivo primario era quello di dare la possibilità al maggior numero di ragazze e ragazzi di praticare uno sport, di giocare tutti e, importante, questa possibilità doveva essere offerta in modo gratuito.
I problemi economici vennero risolti nel tempo con l'organizzazione di iniziative
collaterali quali il “Banco di beneficenza” e la distribuzione dei "Sonetti" in occasione delle feste patronali del paese. A questo si aggiunse la generosità di diverse famiglie che avevano saputo cogliere l'importanza e la bontà della proposta.
Interessante la scelta del nome dato alla società: venne chiesto ai ragazzi di proporre dei nomi; tra i tanti venne scelto quello che sembrava il più curioso, il nome di Rivalta letto al contrario: ATLAVIR. Iniziarono quindi gli allenamenti, vennero formate le prime squadre e formalizzate le iscrizioni ai campionati. Mancava la palestra e le prime partite di pallacanestro furono giocate all'aperto, su un campo tracciato sull'asfalto e i canestri regolamentari costruiti da volenterosi genitori. L'entusiasmo era grande e il tifo non mancava mai.
Vennero formate poi in rapida successione le squadre di atletica leggera, di pallavolo, di rugby educativo, di tennis tavolo e qualche tempo dopo, fu proposta la ginnastica educativa per i più piccoli.
Venne organizzata la prima "Festa dello Sport" che ebbe un grande successo. Vi furono altri giorni memorabili, come il viaggio in aereo a Roma per i campionati italiani di corsa campestre, la vittoria di tre ragazzi dell'Atlavir nella manifestazione nazionale "Esercito-Scuola" a Rimini sempre nella campestre, il viaggio a Vif in occasione del gemellaggio di questo paese francese con Rivalta, le trasferte a Firenze e Treviso ancora per i campionati italiani di corsa campestre. Con il tempo le richieste di partecipazione aumentavano, bisognava così trovare altri allenatori e la proposta veniva fatta ai ragazzi più anziani avviandoli a corsi di formazione. È stato così che centinaia e centinaia di ragazzi rivaltesi hanno potuto praticare sport, con impegno, con gioia, con qualche sofferenza, ma tutti da protagonisti. Personalmente ho ricordi bellissimi di quegli anni, rammento il volto di tanti ragazzi, il loro entusiasmo, le piccole difficoltà, le soddisfazioni, le gioie condivise.
Ancora oggi a distanza di tanti anni mi capita spesso di incontrare persone che furono i ragazzi dell'Atlavir di allora, e tutti ricordano con piacere quella esperienza.
Come tanti altri ho dedicato molto del mio tempo libero a questa società, ma in cambio ho avuto tantissimo. Stare in mezzo ai giovani, lavorare per loro, sapere di aver contribuito alla loro crescita in un ambiente sano è stata per me una grande soddisfazione. Conoscere i ragazzi, le loro famiglie e tante altre persone nell'ambiente sportivo è stata un'esperienza molto utile.
Impegnarsi per l'Atlavir ne è valsa la pena.
domenica 9 dicembre 1973
PRESIDENTI ATLAVIR 1973-2003
1973/1974 - Ugo Martire
1974/1983 - Gino Gallo
1983/1984 - Enrico Catozzi
1984/1985 - Gino Gallo
1985/1991 - Marco Pistolato
1974/1983 - Gino Gallo
1983/1984 - Enrico Catozzi
1984/1985 - Gino Gallo
1985/1991 - Marco Pistolato
1991/1995 - Angelo Pace
1995/2003 - Giorgio Didero
2003... - Giogrio Didero
1995/2003 - Giorgio Didero
2003... - Giogrio Didero
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